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L’aria deve essere pulita, riscaldata ed umidificata. La filtrazione è affidata alla mucosa interna del naso ed in particolare ai turbinati nasali.

Dott. Francesco Roselli

Otorinolaringoiatra - chirurgia estetica
Il naso è un filtro

Il naso è un filtro

L’aria deve essere pulita, riscaldata ed umidificata. La filtrazione è affidata alla mucosa interna del naso ed in particolare ai turbinati nasali. Se la filtrazione e, di conseguenza, la respirazione nasale non sono corrette si possono avere delle conseguenza dirette a carico dello stesso naso, seni paranasali ed in generale su tutta la via aerea, comprese orecchie, gola, trachea e polmoni.

Riniti, sinusiti, otiti, ma anche tonsilliti e faringiti sono spesso conseguenza di una cattiva respirazione nasale e dunque una cattiva filtrazione dell’aria. I pazienti possono risolvere questi problemi con interventi chirurgici. La settoplastica insieme alla decongestione dei turbinati inferiori può favorire e ripristinare un corretto transito dell’aria nel naso e di conseguenza favorire una giusta filtrazione.

E’ possibile associare più interventi a seconda della problematica patologica da risolvere: la “bonifica” dei seni paranasali nel caso di sinusiti, interventi alla concha bullosa (che spesso causa mal di testa frequenti)

interventi al palato molle , tonsille e base della lingua per i pazienti che russano la notte.

Una buona respirazione nasale permette un buon riposo notturno. Il russamento o gli episodi di apnea durante il sonno oltre che impedire il corretto recupero fisico, possono produrre stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, maggiore irritabilità durante il giorno fino a favorire l’insorgenza di patologie cardiocircolatorie come l’ipertensione o patologie cardiache.

Si può quindi parlare di prevenzione cardiaca e cardiocircolatoria se si tratta la patologia respiratoria nasale.
Molte persone associano, giustamente, interventi funzionali ad interventi estetici del naso.


ALTERAZIONE DEL PROFILO DEL DORSO NASALE

L’alterazione del profilo del dorso nasale dovuto ad un gibbo osteo-cartilagineo, una punta del naso larga o non in asse sono tutte problematiche estetiche assolutamente associabili a qualsiasi chirurgia funzionale per respirare bene.
Oggi l’evoluzione delle tecniche chirurgiche ci permette di eseguire l’intervento giusto per le diverse problematiche da risolvere. Non più nasi tutti uguali ma calibrati sul volto del singolo paziente e per ogni tipo di necessità.
L’unione della chirurgia plastica con l’otorinolaringoiatria permette di generare una scelta migliore ed ottimale e di conseguenza definitiva, senza dover affrontare più interventi per risolvere sia la parte clinica che quella estetica.

Una corretta programmazione e studio del singolo caso permette di effettuare un solo ricovero, una sola anestesia un solo stress. Con le nuove tecniche chirurgiche riusciamo ad effettuare interventi al naso meno invasivi, con recuperi molto più veloci del passato, un ritorno alla vita quotidiana più veloce. La scelta della tecnica ideale per il singolo paziente è quindi fondamentale.

 

NEL MONDO SI USANO 2 TECNICHE: CHIUSA ED APERTA
La cultura europea preferisce usare la tecnica chiusa, al contrario degli anglosassoni che preferiscono l’aperta, ma la bravura del chirurgo è la padronanza delle variabili in base al problema. In entrambe le tecniche si cerca di essere più conservativi possibili, nella chiusa la possibilità di essere ancora meno demolitivi è maggiore. Oggi si riesce ad effettuare interventi di rinoplastica estetica senza neanche scollare il dorso nasale, senza quindi rimuovere l’osso, o gibbo, nasale che rappresenta il tetto del naso ed è quello che rende migliore o più dolce il profilo di una persona. La mancata rottura o asportazione del tetto osseo rappresenta una importante possibilità di conservazione o di preservazione del naso.

Il concetto moderno di PRESERVATION RHINOPLASTY si basa sulla salvaguardia della maggior parte delle strutture nasali, compresi muscoli e tessuti molli che con le vecchie tecniche venivano lacerati e producevano conseguenti edemi o gonfiori molto più lunghi nel tempo, con recuperi lenti e con disagi anche ai fini del risultato estetico.

Anche la medicazione post intervento tanto temuta dai pazienti, i tamponi nasali, nel tempo hanno subito un’evoluzione diventando meno fastidiosa, ne esistono infatti di diverse tipologie in base all’intervento che sarà eseguito ed anche i tempi della loro rimozioni saranno diversi il tutto sempre per agevolare il post operatorio del paziente .